Normative
  • UNI EN 7697 rev. 2021 (prescrive le tipologie di vetro da adottare)
  • UNI EN 12543/1/2/3/4/5/6 (definizioni, durabilità)
  • UNI EN 12600 (resistenza all’impatto)
  • UNI EN 356 (resistenza contro l’attacco manuale)
  • UNI EN 1063 (resistenza ai proiettili)
  • UNI EN 13123 (requisiti e classificazioni di porte e finestre sulla resistenza all’esplosione)
  • UNI EN 13124 (metodi di prova di resistenza all’ esplosione)
  • UNI EN 13541 (prove e classificazione della resistenza alla pressione causata da esplosioni)
  • UNI 11404 aggiornamento maggio 2021 (Vetrate per impiego in edilizia residenziale – Qualità ottica e visiva)

UNI 7697/14 Criteri di sicurezza nelle applicazioni vetrarie

Aggiornata ad agosto 2021

Residenziale

Tutti i vetri che sono posti al di sotto dei 100 cm dal piano di calpestio devono essere temprati o stratificati, sia all’interno che all’esterno dell’edificio.

I vetri posti al di sopra dei 100 cm dal piano di calpestio devono essere temprati o stratificati sul lato interno all’edificio.

Applicazioni di vetro temprato ad altezze superiori di 4 metri la cui rottura possa proiettare frammenti , il vetro deve essere stato sottoposto al test di HST

Terziario

Tutti i vetri interni o esterni devono essere temprati o stratificati indipendentemente dalla altezza dal piano di calpestio.

Applicazioni di vetro temprato ad altezze superiori di 4 metri la cui rottura possa proiettare frammenti, il vetro deve essere stato sottoposto al test di HST.

Parapetti

È obbligatorio l’uso di vetri stratificati Anti caduta nel vuoto. Se i vetri non sono intelaiati sui quattro lati bisogna usare dei vetri temperati stratificati.

(Parapetti anche se completamente intelaiati debbono essere realizzati con un pvb 0.76)

Coperture

Tutti i vetri rivolti verso l ambiente devono essere stratificati. È opportuno usare in lastra singola un vetro temprato/stratificato per avere maggiore resistenza meccanica e prevenire le rotture da shock termico. In ambienti ove bisogna prevedere un buon coefficiente termico, bisogna usare una vetrata isolante con lastra rivolta verso l esterno temperata e quella verso l interno stratificata.

UNI EN 356 “Prove e classificazione di resistenza contro l’attacco manuale”

La normativa classifica i vetri stratificati di sicurezza in funzione della resistenza opposta alle azioni dovute a forze esterne. Definisce quindi, tramite due differenti tipi di prova, due categorie di vetri:

  • vetri anti- vandalismo
  • vetri anti- effrazione

Le prove utilizzate hanno lo scopo di verificare la capacità delle lastre di ritardare, per un periodo di tempo limitato, l’accesso di oggetti e/o persone ad uno spazio protetto.

La prestazione di resistenza agli atti vandalici viene classificata per mezzo della prova di caduta di un corpo duro. Si utilizza una sfera di acciaio di circa 100 mm di diametro ed una massa di circa 4,11 kg.

Questa viene fatta cadere da altezze diverse e tutti e tre i provini utilizzati nella prova devono impedire la penetrazione da parte del corpo d’impatto.

Le classi per questo tipo di prova sono cinque, dalla P1A alla P5A, in ordine crescente di prestazioni.

Per quanto riguarda la resistenza all’effrazione, il test utilizzato è la cosiddetta prova dell’ascia, nella quale tutti e tre provini utilizzati devono richiedere almeno il numero minimo di colpi stabilito per creare un’apertura.

UNI EN 1063 “Classificazione e prove di resistenza ai proiettili”

La normativa specifica i requisiti prestazionali ed i metodi di prova per classificare la resistenza ai proiettili di vetrate (costituite da uno o più strati di vetro) e di lastre composite vetro/plastica.

Si applica alle vetrate per edilizia ad uso interno ed esterno e riguarda gli attacchi con pistole, fucili e fucili da caccia.

UNI EN 12600 “Prova del pendolo – Metodo della prova di impatto e classificazione per il vetro piano”

La normativa classifica i vetri piani per edilizia in tre categorie, sulla base delle prestazioni all’impatto e della modalità di rottura. La prova impiegata è il cosiddetto “Test del pendolo”, nel quale dei campioni vetro piano per uso in edilizia vengono colpiti da uno speciale corpo semirigido, che simula l’impatto accidentale di un corpo umano sul vetro.

  • β = C à vetro temprato;
  • γ è l’altezza massima di caduta dell’impattatore a cui il provino non si rompe o si rompe conformemente;
  • Le notazioni più frequentemente utilizzate (cfr. UNI 7697) sono la 1B1, 2B2, 1C1, 1C2.

Norma Nazionale UNI 11404 | Aggiornamento maggio 2021

Questa normativa si applica per la valutazione della qualità visiva delle vetrate isolanti e del vetro destinati all’impiego in edilizia. Sono escluse le vetrate impiegate in facciate continue.

Di seguito è possibile scaricare l’allegato Disciplinare Tecnico.

Disciplinare Tecnico Uni / TR

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